Come funziona il gruppo?

Quando in un contesto socio-culturale molte persone, se non addirittura la maggioranza, si comportano in modo simile, spontaneamente e senza alcuna interferenza esterna o interna, possiamo parlare di comportamento di massa (le mode, i fan club).
Quando invece i comportamenti di tutti i partecipanti all’interazione seguono uno schema unitario finalizzato al perseguimento di uno scopo comune, parleremo di comportamento di gruppo.
Definiamo gruppo, pertanto, l’insieme di due o più persone interagenti faccia a faccia, che percepiscono se stesse come facenti parte di un’unità durevole nel tempo e nello spazio, e che condividono almeno una finalità comune.
La coesione è l’attrazione reciproca tra i componenti di un gruppo, mentre l’attrazione dei componenti verso il gruppo si definisce come insieme.
La coesione può essere inibita dalla tendenza dei membri del gruppo a formare gerarchie e
sottogruppi, o clan.
L’opinione della maggioranza gode del principio della verità e della norma, in quanto esprime il sistema sociale nel suo complesso; all’opinione della minoranza, viene dato il marchio di errore o di devianza: di conseguenza, un individuo, di fronte alla scelta fra due opinioni, quella della maggioranza e quella della minoranza, opterà spontaneamente per la prima, in quanto unica scelta normativa.
Nel gruppo, alcuni individui sono destinati alla sottomissione (quelli che hanno più bisogno di approvazione, i conformisti), altri all’indipendenza o all’opposizione.
I conformisti sono individui cauti, moderati, sottomessi ed ansiosi della considerazione degli altri.
Gli anticonformisti, invece, sono individui con un alto grado di sicurezza, si sentono più competenti, più potenti, di livello sociale superiore degli altri; trovano il consenso di alcuni membri del gruppo, in opposizione alla maggioranza, ritengono che per la soddisfazione dei propri bisogni, ci sia poco da guadagnare dal conformismo.
Un individuo acquisisce autorità sul gruppo quando afferma di aderire alle norme ed ai fini del gruppo: se egli modifica tali norme e finalità, gli altri lo seguono perché dipendono da lui ed egli rappresenta il gruppo.
Il leader è l’individuo investito di potere o di competenza, è quello dal quale, paradossalmente, gli altri si aspettano cambiamenti: dev’essere perciò anticonformista.

 Alcune notazioni dal punto di vista psicoanalitico
Al centro dei fenomeni di gruppo vi è un processo di identificazione di ciascun membro con il capo; è questo il legame che connette i membri del gruppo, in quanto ognuno di essi ha fatto proprio lo stesso modello (il capo) e di conseguenza, ognuno si identifica con gli altri in base a questa caratteristica comune.
Per Freud , questa identificazione deriva dalla ripetizione di quella già vissuta, in età infantile, dapprima con il padre, dal quale il bambino trae forza e sicurezza, e poi da quella con i fratelli rivali, con i quali deve trovare un accomodamento per condividere l’amore del padre.

Fonte: Giuseppe Rigotti

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