I Rifiuti in condominio

I Rifiuti  in condominio

La raccolta differenziata dei rifiuti in condominio

 ha comportato l’insorgere di problematiche nuove a causa dei condòmini “pigri”, i quali, accanto ai mastelli di quelli diligenti, lasciano le loro buste di spazzature indifferenziata oppure per fare un dispetto le depositano nei contenitori dei vicini.

Nella mia esperienza di amministratore capita spesso di ricevere foto di esterni condominiali invasi dalle buste di spazzatura di coloro i quali trovano difficoltoso ritirare i mastelli e seguire il calendario della raccolta differenziata; gli altri condòmini, esasperati, mi telefonano lamentandosi dello scempio che c’è di fronte al proprio palazzo e mi trovo costretto a spiegare che più che chiamare una ditta delle pulizie per rimuovere la spazzatura, il sottoscritto non ha nessun potere sanzionatorio sulle “persone”, che si rendono responsabili di comportamenti indegni di membri di un contesto civile.

 La circostanza che fa arrabbiare ancora di più coloro che fanno la raccolta differenziata in maniera corretta è il fatto che, se venisse elevata una multa da parte delle autorità competenti in queste circostanze, il destinatario di essa sarebbe l’intero condominio e non solo gli “incivili” per colpa dei quali è stata comminata.

Molto spesso costoro continuano nei loro comportamenti

anche nei casi in cui l’amministratore ha provveduto ad informare di avere ricevuto l’avvertimento di essere a rischio sanzione o, peggio, gli operatori ecologici non raccolgono più le buste con l’immondizia indifferenziata, le quali deturpano l’ingresso del condominio, finché non vengono fatte rimuovere da personale incaricato dall’amministratore.  

La modalità di raccolta dei rifiuti porta a porta ha comportato per i condomini la nascita di problematiche nuove.

Recentemente in un condominio che amministro e in cui si sono verificate questo tipo di problematiche, qualcuno dei condòmini “virtuosi” mi ha suggerito di chiedere alla ditta che si occupa della raccolta differenziata di fornire l’elenco di coloro i quali avevano ritirato i mastelli, al fine di far pagare una eventuale multa all’intero palazzo solo a coloro i quali non avevano gli strumenti per fare la differenziata.

Ciascun mastello ritirato, infatti, è provvisto di un codice a barre identificativo per evitare che, dopo che gli operatori ecologici li hanno svuotati, si possa fare confusione ed evitare che si mischino.

La ditta, però, ha risposto che questo elenco non avrebbe potuto fornirlo per questioni di privacy e ha suggerito un modo per superare l’ostacolo: in veste di amministratore del condominio, infatti, è possibile chiedere l’esibizione della ricevuta del ritiro dei mastelli per la differenziata; in questo modo se al condominio venisse comminata una multa l’assemblea potrebbe deliberare di richiedere il pagamento solo a coloro che non hanno mai esibito all’amministratore quel documento. Se, poi, il condominio dovesse pagare la sanzione poiché, ad esempio, è prossima la scadenza, esso potrebbe sempre chiedere, a chi ha provocato il danno con i suoi comportamenti, un risarcimento.

 

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