Capita spesso che l’amministratore onesto non riesca a trasmettere la trasparenza della contabilità condominiale ai condomini.
Probabilmente, questa falla di comunicazione è data anche dalla non conoscenza , da parte dei condòmini, di cosa e come verificare.
Ecco quindi un sintetico vademecum per il condòmino che voglia verificare gli accadimenti contabili del suo condominio, che va a completare quanto detto in questo altro articolo.
N.b. Ciò che segue non esaurisce in tutto l’operatività che dovrebbe tenere il condòmino. Davvero occorrerebbero pagine e pagine ( se non magari un corso ah hoc!). Vuole essere una sintesi e sono bene accetti commenti ed integrazioni!
Cosa deve guardare il condomino?
I condomini per esercitare un effettivo controllo del rendiconto devono verificare, prima di tutto, che i giustificativi presentati dall’amministratore, si riferiscano a tutte le voci di spesa presenti; in seconda battuta devono controllare che il saldo del conto corrente bancario corrisponda sull’estratto conto con quanto riportato in bilancio. L’estratto conto bancario riporta i singoli movimenti, tra cui l’uso eventuale di assegni per pagare le varie fatture, per cui è essenziale che vi sia esatta corrispondenza con quanto indicato al riguardo in bilancio.
E se ci sono fatture non ancora pagate?
E’ necessario controllare anche le fatture non saldate, le quali non rientrano nel bilancio per cassa, ma faranno parte del preventivo per l’anno prossimo: infine per i pagamenti avvenuti per contante (di solito per somme di poco importo) occorre controllare che corrispondano con i movimenti di cassa, che un amministratore diligente dovrebbe predisporre ed affiancare al bilancio. Infine, nel caso in cui il condominio abbia dipendenti è necessario che l’accantonamento del loro TFR sia indicato nel rendiconto e deve esistere anche sul libretto bancario o sul conto corrente.
Se il condominio non riesce ad avere chiara la situazione, cosa può fare?
L’assemblea condominiale può:
1) in qualsiasi momento o per più annualità specificamente identificate, nominare un revisore che verifichi la contabilità del condominio, cioè incaricare un soggetto (preferibilmente esterno) che controlli la regolarità dei conti presentati dall’amministratore e riferisca all’assemblea medesima;
2) nominare, oltre all’amministratore, un consiglio di condominio, con funzioni consultive e di controllo, composto da almeno tre condomini negli edifici di almeno dodici unità immobiliari.